Al Ministro della Giustizia Gentile Ministro, Le scrivo nuovamente perchè ritengo opportuno continuare a difendere la mia dignità, la mia proprietà, la mia libertà e la mia intelligenza !!! A seguito della lettera inviataLe lo scorso 17 giugno, anzichè avere rassicurazioni sulla mia ormai nota vicenda, sono stato trattato come un pericoloso sovversivo su ordine di non so chi, se del Suo Ministero, o del Ministero dell'Interno o dalla Presidenza della Camera, a me non è dato sapere. Brevemente, un mio stretto congiunto è stato convocato presso il Commissariato di Polizia di zona con urgenza per notizie che la riguardavano (raggiunta sul proprio numero mobile sul posto di lavoro), ovviamente io, in qualità di avvocato l'ho accompagnata, una volta li ci separano in due stanze situate in 2 piani diversi, dopo circa 20 minuti mi convocano e mi trovo davanti a tre Ispettori, molto gentili, i quali dietro ordine di non so chi, volevano sapere quali fossero le mie intenzioni e cioè : se intendessi suicidarmi, o uccidere o porre in essere chissà quale violenta azione !!! In poche parole quasi una indagine psicologica nei miei confronti, come conseguenza di tutto ciò, anche se non posso provarlo, credo di avere tutte le mie utenze, e il traffico internet, intercettate (fra l'altro un maldestro tentativo di entrare nel mio account di facebook, peccato che non sapevano che accedendo anche con la giusta password da un dispositivo diverso si deve inserire il codice che viene inviato via sms). Signora Ministro, forse Lei non ha capito che la vittima sono io, qualcuno, e cioè il Dott. Luca Ceccanti della Procura della Repubblica di Aosta, ha posto in essere una serie di azioni, che definirle "errore giudiziario" è estremamente riduttivo !!!
Perchè non manda i
Suoi ispettori presso quella Procura per verificarne la correttezza del
lavoro ? Il Dott. Ceccanti ha avuto effetti devastanti nella mia vita e
qualcuno deve pagare !!! Richieste fra l'altro formulate con 2 distinte
interrogazioni parlamentare (
I Per quanto riguarda le iniziative che porrò in essere non Le posso rispondere, di certo lotterò con tutte le mie forze e sino alla fine affinchè sia fatta GIUSTIZIA vera ! Intanto la mia vicenda sta già avendo una eco a livello mediatico locale, presto credo anche a livello nazionale e certo qualcuno di Voi non ne uscirà di certo bene. Per coloro che non mi hanno seguito nelle mie lettere precedenti e non ha capito di che trattasi, invito a leggere sul sito www.giustizianegata.com l'intera vicenda o rivolgersi al Commissariato Politeama di Palermo, hanno un dossier intero che mi riguarda. In attesa di una Sua solerte e concreta risposta, anche in maniera discreta, Le porgo distinti saluti. Avv. Calogero Dolce
Via F. Turati, 11 – Palermo Tel. 091/7843204 Cell. 338/8190155 Email : calogero.dolce@tiscali.it
|