Al Ministro della Giustizia

Gentile Ministro, Le scrivo questa lettera aperta nella speranza che, finalmente, dopo 7 anni di calvario se ne possa interessare.

Scelgo la data di oggi, nell’anniversario dell’arresto di un martire (Enzo Tortora), simbolo di una giustizia malata e cieca, pronta ad “uccidere” per poi neanche chiedere scusa o rimediare ai propri errori, io Le parlo della mia vicenda, ma mi faccio portatore della voce di migliaia di persone vittime di errori giudiziari con conseguenze devastanti.

Riassumo brevemente la mia vicenda, nel 2006 sono stato indagato e poi processato, dalla Procura della Repubblica di Aosta per dei fatti totalmente inesistenti per come poi accertato con sentenza di assoluzione, per non aver commesso il fatto, passata in giudicato. Una serie di strafalcioni giuridici posti in essere dalla Procura di Aosta, solo a titolo di esempio reato accertato il 27 dicembre 2005 indagini chiuse il 17 gennaio 2006 (considerate le festività neanche 10 giorni lavorativi), al P.M. Dott. Luca Ceccanti sono bastati 10 giorni per rovinarmi a seguito di indagini mai svolte, come detto in sentenza!!! Nomina di difensore d’ufficio quando avevo già nominato difensore di fiducia sin dal primo atto ,  con conseguente notifica al difensore d’ufficio di atti! Mancata convalida del sequestro del conto corrente bancario e mancata notifica di quest’ultimo, precludendomi così la possibilità di una impugnazione! Avviso di chiusura delle indagini preliminari notificato ben 6 mesi dopo la chiusura! Mancato rilascio di copia degli atti del fascicolo a seguito di formale richiesta ledendo il diritto Costituzionale alla difesa! Sequestro del conto corrente (con saldo attivo) mentre sarebbe bastato acquisire l’estratto conto al fine di verificare i movimenti bancari! Ordine di trasferimento di somme (l’intero saldo attivo) dal mio conto corrente a favore di terzi prima ancora dell’emissione della sentenza e mai restituite! E tanti altri che potrete verificare leggendo il materiale pubblicato sul sito creato ad hoc www.giustizianegata.com !

Ho scritto a Lei una lettera che ha ricevuto alla quale non ha dato importanza, ho scritto ai suoi predecessori senza mai ottenere risposta alcuna, ho scritto email a tutti i parlamentari, sono state proposte due interrogazioni parlamentari, mai calendarizzate, ma non per evidenziare questo errore, ma per porre rimedio alle conseguenza devastanti che ho subito e cioè :

1)  La mia casa sarà messa all’asta il prossimo 26 giugno c.m.. Le rate del mutuo erano pagate a mezzo R.I.D. proprio sul conto corrente sequestrato dal Dott. Luca Ceccanti, così oltre a togliermi ogni disponibilità economica non potevo effettuare alcun movimento sul conto corrente, ovviamente anche il pagamento delle rate del mutuo. Sono decaduto dal beneficio del termine, immobile costatomi 40 anni di sudore, sacrifici e sangue (preciso che il valore di mercato dell’immobile, attico e superattico in pieno centro della città di Palermo è di molto superiore alle pretese della banca, se venisse venduto all’asta, ovviamente verrebbe venduto ad un prezzo quasi irrisorio e notevolmente minore al giusto valore di mercato)!!!

2)  Sono in black list come pagatore inaffidabile, nessuna banca mi può concedere un prestito, un finanziamento, una scopertura su  conto corrente ne una carta di credito se non prepagata, di conseguenza non posso ne rinegoziare il mutuo, ne posso trattare con la banca titolare del mutuo al fine di proporre una soluzione per ripianare il debito. Per tutti sono, e rimarrò a vita, un cattivo pagatore!!!

Potrei continuare ancora, ma cerco, per quanto consentito di essere sintetico.

Un rappresentante di questa macchina elefantiaca chiamata “giustizia” mi ha tolto tutto, l’onore, il decoro, il prestigio, adesso anche casa, il tutto come conseguenza di un errore giudiziario per il quale nessuno sta pagando !

Io chiedo e pretendo che lo Stato che Lei rappresenta mi risarcisca e mi riabiliti, che mi restituisca tutto ciò che moralmente e materialmente ho perso ! Se tutto ciò lo Stato non è in grado di farlo, se lo Stato non è in grado di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini non è più uno Stato, ma un apparato burocratico pieno di falle.

Se tutto ciò non mi può essere assicurato io Le chiedo che possa intercedere con chi di competenza affinchè mi venga tolta la cittadinanza italiana. Sono stato ridotto da questo “Stato” come un proscritto dell’antica Roma, colpevole di essere innocente, privato di dignità e di diritti e facendo si che i propri beni venissero alienati.

Signor Ministro, non si meravigli dell’aumento dei suicidi e di altri insani gesti, ma dia risposte con fatti concreti! Che si affronti sul serio il tema della responsabilità civile dei giudici e una seria riforma della Giustizia.

Aspetto una Sua risposta.

Calogero Dolce

 

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