Gentile Onorevole,

mi permetto di inviare questa email nella speranza che la legga con l’attenzione che merita.

In poche parole il sottoscritto, Calogero Dolce, dopo quasi 5 anni di processo che mi ha visto imputato per truffa (sono un avvocato e la truffa era di qualche migliaio di euro) presso il Tribunale di Aosta (ho sempre vissuto a Palermo) sono stato assolto per non aver commesso il fatto.

Sin da subito il P.M. Dott. Luca Ceccanti, disponeva il sequestro del mio conto corrente sul quale non ho potuto effettuare nessuna operazione, ne versamenti, ne prelevamenti, per circa un anno.

Ovviamente sia le rate del mutuo e sia altre scadenze pagate con l’addebito sul conto corrente non sono state pagate, causando così la decadenza del beneficio del termine del mutuo della mia prima ed unica casa, l’inserimento nella famigerata “black list” precludendomi ogni sorta di finanziamento o credito o rinegoziazione del mutuo, sfratto per morosità del mio studio professionale e cosa ben più grave l’avvio della procedura esecutiva immobiliare della mia unica casa.

La Banca ha preteso l’immediato pagamento del residuo del mutuo, per come detto sopra ero decaduto dal beneficio del termine, e quindi ha pignorato e presentato istanza di vendita.

Il prossimo 15 gennaio sarà tenuta l’udienza in cui giurerà il C.T.U. al fine della valutazione dell’immobile, mentre il prossimo 15 ottobre 2010 sarà decisa la data della vendita dell’immobile.

La mia unica casa mi è costata 40 anni di lavoro, un Giudice ha impiegato 15 giorni a distruggere tutto (durata delle indagini preliminari che hanno portato al sequestro del mio conto corrente, saldo attivo compreso), il residuo del mutuo e il debito per lo sfratto per morosità non supera la somma di Euro 200.000,00 mentre il valore commerciale dell’immobile è di circa un milione di Euro, ma, come è notorio, all’asta il prezzo ricavato sarà di molto inferiore al valore commerciale dell’immobile.

Ho proposto Ricorso alla Corte Europea per la Salvaguardia dei Diritti umani per le palesi e abnormi violazioni commesse dalla Procura di Aosta, il ricorso è stato assegnato alla seconda sezione e sono in attesa del giudizio, ma nel frattempo rischio di perdere tutto.

Ho interessato in passato, la Presidenza del Consiglio, la Presidenza della Repubblica, il Ministro della Giustizia ottenendo solo una dichiarazione di impotenza di fronte a fatti del genere, addirittura nessuna risposta da parte del Ministero della Giustizia.

E’ chiaro che sono distrutto sia sotto l’aspetto psicologico che fisico, non ho più la forza di ricominciare a 46 anni da zero per colpa della malagiustizia, ma io mi chiedo e chiedo a Voi, che mi risarcirà di tutto ciò? Perché gli organi competenti del Governo non esaminano il ricorso al fine di un bonario componimento con l’intermediazione del Cancelliere della Corte Europea così per come previsto dalla procedura?

Scusatemi se uso parole forti, ma questa vicenda e il silenzio degli organi istituzionali rappresentano una istigazione o al suicidio o a delinquere.

Vi chiedo che uno o più parlamentari si facciano portavoce della mia vicenda tramite interrogazioni parlamentari o con qualsiasi altro mezzo che riterrà opportuno.

Allego alla presente il ricorso alla Corte Europea da dove si evince chiaramente come io sia stato vittima di violazioni non soltanto dl diritto interno ma anche dei basilari principi enunciati dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà.

Vi prego caldamente di dare voce alla mia disperazione.

Cordialmente

Calogero Dolce

 

P.S. = Ho realizzato nei giorni scorsi, ed è ancora in fase di costruzione, un sito ad hoc www.giustizianegata.com  dove sono pubblicati (ancora in parte) tutti i documenti della vicenda anche al fine di dare il massimo risalto mediatico all’incredibile situazione.

 

I miei recapiti, per qualsiasi suggerimento o chiarimento che mi vogliate richiedere, sono:

Calogero Dolce, Via F. Turati, 11 – 90139 – Palermo

Email : calogero.dolce@tiscali.it

Tel. 091 7843204

Cell. 338 8190155